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Channel: Commenti a: Uccidere le spiagge per la propria avidità.
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Di: gruppodinterventogiuridicoweb

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da La Nuova Sardegna, 27 maggio 2020
Sopralluogo del Comune nella concessione messa sotto sequestro da sabato.
Gabbiano, si valutano i danni alle dune.

STINTINO. Sopralluogo congiunto ieri mattina dell’ufficio tecnico comunale e della polizia municipale nella spiaggia del Gabbiano, da sabato sotto sequestro per un ripascimento non autorizzato dell’arenile, fatto usando sabbia presumibilmente arrivata da una cava, senza l’autorizzazione né dal Comune, né dalla Tutela del paesaggio e neppure dall’ufficio del Demanio. I tecnici del Comune vogliono infatti verificare, tramite anche rilievi topografici, l’eventuale danno nel sistema dunale della zona, per valutare se siano necessari interventi per il ripristino e, in caso di dolo confermato, se si possa procedere a una revoca della concessione, con il Comune che sarebbe delegato dal Demanio regionale a farlo.Prosegue nel mente l’indagine giudiziaria. I carabinieri della Stazione di Stintino in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Porto Torres hanno messo i sigilli nell’area di 256 metri quadri nella parte iniziale della Pelosa, e denunciato il titolare dello stabilimento, un imprenditore di 43 anni di Porto Torres, che dovrà rispondere dei reati di modifica dello stato dei luoghi sottoposti a tutela e deturpamento di bellezze naturali. Secondo gli accertamenti dei militari dell’Arma, avrebbe usato sabbia di cava per ampliare il tratto della Pelosa, spiaggia-gioiello super protetta, destinato a ombrelloni e sdraio, trasportandola con mezzi pesanti di cui i militari hanno trovato le tracce. Prima del lockdown il Comune di Stintino aveva già denunciato il 43enne per aver trasformato un chiosco in legno in una struttura fissa, poggiata sul cemento, senza l’autorizzazione del Demanio.


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